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  • Immagine del redattoreSimone Marchetti

L'illusione della stabilità

Cresciamo e, passo dopo passo, prendiamo sempre più in mano le redini della nostra vita. Quantomeno così dovrebbe essere. L’età adulta comporta maggiori libertà, ma anche maggiori poteri e proporzionali responsabilità. Si acquisiscono abilità, si fa esperienza, si impara progressivamente a stare al mondo. Alcune cose diventano abitudinarie. Si è più consapevoli di se stessi. Si inizia sempre più ad avere potere nel dare una forma alla propria vita.


Allora a quel punto, forse, si inizia a cercare una stabilità. Per qualcuno presto, per altri la necessità tarda a farsi sentire. ​ Magari è nella forma del voler cercare una fonte di introiti garantita e stabile, che sia il posto fisso o il contratto indeterminato. Che sia l’acquisto di una casa, che sia la coronazione di una relazione lunga. Qualsiasi evento che possa mostrarsi come il segno chiave per potersi ritenere entrati all’interno di una dimensione di stabilità. ​


Stabilità, ovvero “la presenza di requisiti tali da escludere l'eventualità o la possibilità di alterazioni o variazioni.”


Un’informazione per voi. Non esiste nessuna stabilità.


Niente in natura è escluso dalla possibilità di alterazioni o variazioni. Tutto cambia e tutto si modifica. Nulla è esentato dalle forze dei cambiamenti. Niente resta uguale. Ci si adatta alle forze impresse dai cambiamenti, oppure le si subisce. E si cambia ugualmente.


Niente nell’universo resta uguale. Niente di vivo non cambia, un cadavere non resta immutato e nemmeno le rocce inanimate sono immuni alle forze degli elementi. ​Non esiste nessuna stabilità.


Il posto fisso con l’indeterminato potrà garantire la stessa cifra ogni mese, ma le persone a lavoro cambieranno, i sistemi cambieranno, la propria vita cambierà, le proprie esigenze, i costi dell’economia, il prezzo del cibo, il luogo in cui si vive cambierà, e le nuove condizioni potrebbero rendere non più sufficiente la “stabilità” garantita da una paga mensile anni prima sufficiente.


Trovare stabilità è un’illusione. Niente resta uguale nella vita e tutto si modifica. Aggrapparsi alla speranza di una duratura immutevolezza è una ricetta per il disastro.


Nessun mare è piatto, e nessun navigatore se ne fa un problema. Sa che è così, e naviga ogni giorno. Non spera di arrivare ad un punto in cui non dovrà più farlo.


La vita non è diversa, e prima si comprende che nulla resterà mai uguale, prima si potrà affrontarla senza temere di dover rincorrere costantemente qualcosa che non può esistere, perdendosi l’essenza di tutto il percorso dietro una meta irraggiungibile.

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