top of page
  • Immagine del redattoreSimone Marchetti

Cosa fare nella vita non è una checklist

Nell’ultimo articolo sul life design, ho voluto dare delle direzioni generali sul come affrontare al meglio l'arrivo nei 30 anni e di conseguenza su ciò che va invece fatto nella fascia d'età precedente (18-25 anni), tenendo conto di quelle che sono state le esperienze sia mie che di altre persone che ho visto crescere, gli errori, le scelte giuste, e in generale senza andare troppo nello specifico.

Quella del chiedere (e del chiedersi) cosa fare a quell’età è una domanda frequentissima, legata in primo luogo al generale senso di smarrimento delle generazioni più giovani di oggi in una società che sta perdendo punti fermi, modelli di vita concretamente positivi e valori ai quali ispirarsi, la disgregazione dell’unità sociale e l’imposizione di aspettative che dovrebbero applicarsi a tutti e soddisfare tutti. In ogni caso, ho provato a dare direttive generali perchè trovo insopportabile e sbagliato pensare di poter stilare una lista di cose ben chiare e specifiche che andrebbero fatte e ottenute in quella fascia di età, come se ci fosse una ricetta con gli ingredienti messi in ordine preciso, con quantità in grammi ben definite e un ordine di esecuzione delle procedure da rispettare religiosamente.


Cazzate. E nonostante tutto questo, c’è qualcuno che mi ha continuato a chiedere qualcosa di simile, anche per età successive, per vari aspetti: vita professionale, finanza, relazioni ecc. Io non ho la verità assoluta a portata di mano. E nemmeno mi piace pensare che sia possibile dare questa ricetta precisa e indiscutibilmente perfetta per tutti. È stupido pensarlo. Ogni individuo ha la sua situazione. Definire le sue specifiche priorità sarà compito suo e sarà un processo di continua rifinitura che potrà avvenire solo nel tempo e grazie a sue esperienze. Io mi limito a dare il consiglio più sensato, che è legato all’atteggiamento generale che nel tempo ho visto essere più il favorevole nel lungo termine.


L’altra ragione per cui trovo seccante questa richiesta di consigli, è che molte di queste persone interessate ad averne sempre di più, in ogni caso non faranno assolutamente nulla.​ ​Quel che vogliono è solo sentirsi dare una direttiva e fissare nella loro testolina l’idea che un obiettivo ce l’hanno, regalandosi transitori momenti di sicurezza e la convinzione di star facendo qualcosa. Salvo poi di fatto continuare a non far nulla, o continuare a cercare consigli su cosa fare. Sarò onesto con voi, impara più cose su come viaggiare in moto chi si mette in sella e parte cercando di stare attento, tenendo più o meno conto grossomodo del posto dove vuole arrivare e cercando di avvicinarcisi nel tempo, di chi invece si concentra sul pianificare il percorso ideale, con le soste ideali, nel giorno ideale, con il meteo ideale, pensando all’equipaggiamento ideale, a cosa avere prima di partire che sia ideale, ma ancora non è partito. Questo atteggiamento idiota è tristemente alla base di tutta la scena della crescita personale, con orde e orde di gente che cerca consigli e non agisce mai. Questo nasce dalla paura del rischio e della scarsa sicurezza che comporta. Fare cose non consuete richiede il mettersi in una situazione di scarsa familiarità, scarso controllo, e in un mondo dove siamo abituati a vivere in una dimensione dove tutto ciò che si fa deve avere elevati gradi di prevedibilità, anche capire cosa fare nella vita è un percorso che non si può affrontare se prima non è addobbato e modellato il più possibile in modo da farlo sembrare sicuro e in controllo. Sbagliato. Nessuna cosa nuova che farete nella vita vi farà sentire al sicuro. Sarete spaesati. Sarete intimoriti. Evolversi necessita un elemento di pressione esterna, necessita dolore, difficoltà, sensazioni spiacevoli. Basta cercare di trovare tutte le indicazioni precise e dettagliate che vi faranno sentire sicuri prima di provare a cambiare davvero la propria situazione. Non succederà. Agite, sperimentate, valutate, rifinite se necessario. Il percorso si delineerà da solo nel tempo. Se siete svegli, lo capirete. Saprete auto-rimodulare il vostro cammino. Come ripeto spesso, la vita è un test di intelligenza. Fare o non fare. È qui la più grande differenza. Non nella ricetta precisa su cosa aver fatto prima dei 30 anni o altri riempimenti del genere.

bottom of page