La frase più gettonata che sto leggendo un po' ovunque in questi giorni e che mi fa imbestialire è questa: "Nel 2023 dobbiamo ancora sentire/vedere/sopportare.. ecc."
Mi fa imbestialire perchè dimostra sottinteso disprezzo per il passato in generale e la supponenza naif che la società di oggi sia o debba essere migliore di quella di 50 anni fa (cosa che, per quanto mi riguarda, è tutta da vedere e dimostrare) in virtù di una chissà quale presunta e logica "evoluzione".
Non solo io penso che, invece, ci siamo evoluti in alcuni aspetti ed involuti in un trilione di cose, ma credo anche che prendersela col patriarcato, con la cultura, col maschilismo retaggio di questo passato tanto odiato e tutto quanto faccia comodo per additare l'uomo come parte cattiva dell'ecosistema sia da idioti totali, per non dire di peggio.
Piuttosto, la storia del mondo, da sempre, è fatta di buoni e cattivi, buone e cattive. Non serve prendersela col patriarcato né categorizzare le cose creando fazioni (maschi contro femmine, femministe contro maschilisti), serve invece, più semplicemente, eliminare le mele marce dal cestino e lasciare quelle buone. Indipendentemente da genere, sesso, età, posizione sociale, razza, religione. Con metodo e precisione svizzera.
E questo non solo sull'onda del rancore, dell'odio e del risentimento che si prova a caldo dopo l'ennesimo femminicidio. Perchè siamo sempre alle solite: vi inorridite, vi scandalizzate, vi indignate, pretendete pene esemplari ma poi... passano alcuni giorni e tornate ad essere i soliti fottutissimi garantisti tolleranti, accoglienti, pacifisti e buonisti contrari all'inasprimento delle pene. E certo, per carità, mai sia.
Ne sto leggendo tanti di post da parte degli stessi e delle stesse che fino al giorno prima starnazzavano per il "pericolo fascista" (tra l'altro riferendosi ad un governo che di fascista non ha nulla, o quasi). Tutti iscritti al partito della Pace salvo poi essere toccati nel profondo e diventare, per due giorni soltanto, giustizialisti.
Non va bene. Io accetto con naturale rassegnazione che episodi come quello di Giulia Cecchettin (e delle altre 102 donne uccise in Italia nel 2023), purtroppo, sono sempre accaduti, accadono oggi e accadranno anche domani e sempre, non ci sono cazzi che tengano. Il mondo è duale, ci sono servi e padroni, ricchi e poveri, sofferenza e piacere, intelligenti e idioti, atei e cattolici, buoni e cattivi. MA (ed è un "ma" grande quanto una casa) bisogna intervenire scientemente e sapientemente sul cestino di mele di cui parlavo prima: quelle cattive vanno eliminate. Ma non con rancore, rabbia ed emozioni a caldo, ma con la massima serenità e metodicità di un chirurgo. Così, d'ufficio. Senza emozione, compassione, empatia, pietà umana. E senza discussioni ulteriori su presunti patriarcati vari o educazione da rivedere.
Bisogna solo eliminare le mele marce con del buon caro e vecchio cinismo, fine della storia. E allora episodi terribili come quello chiacchieratissimo di questi giorni vedranno un drastico calo. Viceversa state solo sprecando fiato.
Ora mi raccomando, starnazzate un altro po' di rabbia, fate qualche fiaccolata in memoria e da domani tornate a fare i figli dei fiori.
Nulla contro manifestazioni e contenuti in appoggio alle famiglie delle vittime di omicidi, sia chiaro, ma i numerosissimi post sui social network di questi giorni che vogliono far passare gli uomini e la "cultura dello stupro" come i responsabili d'ufficio di episodi di violenza sono frutto, temo, di un condizionamento ideologico derivante dal costante e perenne bombardamento della tv e dei mass media.
Un omicidio resta un omicidio, a prescindere da quale sia la vittima, da chi sia il carnefice e da quali ragioni e/o ideologie è stato mosso. Non fa alcuna differenza, sempre di omicidio si tratta e allo stesso modo va trattato. Questo categorizzare le cose in morti di serie A e morti di serie B, assassini di serie A (perchè hanno ucciso una donna per gelosia) e assassinii di serie B (perchè magari a morire è un onesto poliziotto ucciso a coltellate da un magrebino) ha oggettivamente stancato.
E le statistiche, perdonatemi, lasciano il tempo che trovano in quanto spesso e volentieri falsate. I TG martellano sempre in un senso, danno costante risalto a uomini che picchiano o uccidono le donne, trascurando tutte le violenze subite dagli uomini in Italia. E sono tante. Ma a certe notizie non viene mai dato risalto, perchè tutto è frutto di un disegno superiore, quello di manipolare sapientemente la mente delle persone minimizzando alcuni problemi reali e ingigantendone altri a piacimento, attraverso una doviziosa cura su cosa mandare in onda e cosa no. E su questo punto mi fermo altrimenti si aprirebbe una parentesi lunghissima su cosa penso della stampa Italiana.
Non si immaginano quanti mariti, fidanzati e in generale uomini umiliati, picchiati, depredati della dignità e sì, pure uccisi, ci sono e non compaiono in quelle statistiche, semplicemente perchè quasi nessuno, fra gli uomini, denuncia. Sono semplicemente numeri che mai appariranno in tv, sia perchè materialmente non denunciati, sia perchè se anche lo fossero, la narrazione imperante deve essere un'altra.
Sul fatto che ci sia un profondo problema culturale ed educativo sono d'accordo, ma non nei termini in cui lo si fa intendere. Ad un bambino bisogna semplicemente insegnare la cultura del rispetto verso tutti, non solo delle donne (o delle donne in particolare), perchè questo si configurerebbe già come una discriminazione e una categorizzazione: tizia è più meritevole di rispetto di caio in quanto donna, Roberto dottore è più meritevole di rispetto di Giuseppe che di mestiere fa il rider.
Quindi, ad un bambino vanno semplicemente insegnati rispetto, disciplina, educazione, buone maniere, rispetto delle leggi, degli orari, dei doveri. Robe basilari che ne sottintendono tante altre. Andare a particolareggiare ponendo l'accento su questa o quella questione mi pare francamente una grossa stortura, non necessaria e pure deleteria. Perchè riporta alla domanda che molti a questo punto potrebbero porre: "chi ha generalizzato dicendo che l'uomo è cattivo e la donna buona?"
Rispondo io: TUTTI o quasi.
Ovunque ti giri, qualunque radio, tv, giornale ascolti o social che leggi, è invaso da questa merda di pensiero. Creare categorie e divisioni, demonizzare l'uomo, quando invece bisognerebbe semplicemente capire che la società è fatta di mele buone e mele marce. Oggi come allora, oggi come domani e sempre. È utopistico pensare di risolvere tutti i mali e avere un giorno un mondo buono, lindo e dorato. Il mondo purtroppo non è il Mulino Bianco e nemmeno quello fatato dei cartoni animati. Il mondo è fatto di tantissima cattiveria, diffusa, e l'unica chance che si ha per provare a mitigarla (impossibile eliminarla del tutto) è che i pochi "buoni" che rimangono qualcosa possono fare, devono fare.
In occidente veniamo tutti dalla stessa società, tutti dallo stesso modello educativo, eppure se noi siamo brave persone e qualcun altro no, limitatamente a quei soggetti bisogna intervenire e non su tutta la categoria.
Oggi invece viviamo in una società che proibisce alle persone di parcheggiare nella zona di uno stadio durante una partita perchè quattro scalmanati delinquenti sono stati coinvolti in tafferugli. E ci rimettono tutti. È normale condizionare tutti per colpa di quattro mele marce? E così vale in ogni ambito. Il mio discorso sull'eliminare le mele marce si riferisce a questo.
Ma più che altro, il mio sfogo è dovuto al fatto che leggo tanti commenti di indignati, sdegnati e arrabbiati che invocano pene esemplari per l'omicida... e domani o dopodomani, passata la concitazione, saranno nuovamente a difendere i diritti umani dei carcerati o a fare manifestazioni contro la polizia.
Infine, per concludere, non fraintendete la mia "naturale rassegnazione". Non sono rassegnato, sono fatalista. Un'uccisione, una rapina, un furto sono cose che volenti o nolenti, purtroppo, fanno parte di questo mondo. Non li potrai mai eliminare del tutto, non potrai mai pensare di avere il mondo del Mulino Bianco. Perciò, da fatalista, capisco che un uomo o una donna uccisa sono, ancora una volta PURTROPPO, frutto della natura delle cose, non mi illudo che nel 2024 o nel duemilaemai non ce ne saranno più. MA, mi incazzo se non si fa qualcosa per arginare tutto il male che c'è nel mondo. E il male che c'è nel mondo, parere personale, non lo argini con fiaccolate per la pace, gessetti colorati, manifestazioni e con genitore 1 e genitore 2. Lo argini solo impartendo un'educazione ferrea e severa.
Non c'è nessun problema di violenza sulle donne, c'è un problema di violenza e basta. Non trascurabile. È questo l'approccio corretto.
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